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Consiglio Comunale 22 Aprile: Al centro il caso Hera

Pubblicato da in Comune · 9/5/2015 14:08:00
Tags: consigliocomunehera
Riportiamo le note scritte dai due gruppi componenti il Consiglio Comunale.

Il gruppo di maggioranza Bene Comune Castiglione dei Pepoli Maurizio Fabbri Sindaco, scrive in proposito:

Nel consiglio comunale di mercoledì 22 aprile il punto principale dell’ordine del giorno prevedeva la votazione sul nuovo contratto di sindacato e le modifiche allo statuto di Hera, la società che gestisce il servizio idrico e gas controllata dai Comuni dell’Emilia-Romagna e non solo. Ma si è parlato anche di videoregistrazione delle sedute del consiglio e dell’emergenza profughi.
Si comincia da HERA. Le modifiche che vengono portate al voto comportano la possibilità per i soci pubblici di scendere sotto la soglia del 51%, mantenendo però, grazie al voto maggiorato, il controllo pubblico sulla società. Una possibilità prevista dall’ultima legge di stabilità, per permettere ai Comuni con difficoltà finanziarie di poter vendere azioni di partecipate senza diminuire il controllo pubblico delle stesse.

«Un’operazione gestita in maniera troppo confusa e dai lineamenti poco nitidi – commenta il sindaco, Maurizio Fabbri – che ci mette di fronte ad una scelta già presa. Ribadiamo la nostra volontà a mantenere la gestione pubblica di un bene prezioso come l’acqua e ci impegniamo a non vendere azioni Hera. Il voto di questa sera è quindi stare o no dentro il patto di sindacato, ovvero l’accordo che regola i rapporti tra i Comuni azionisti. Ovviamente il nostro senso di responsabilità ci impone di votare a favore di questa scelta, mantenendo le riserve e i timori che il nuovo patto indebolisca il ruolo pubblico. Ma è meglio stare dentro e far valere le proprie istanze che prendere posizioni radicali e abbandonare la nave. Per rafforzare questo concetto proponiamo anche l’ordine del giorno su un patto di secondo livello che impegni i comuni della Città Metropolitana di Bologna su questa strada».

La consigliera Rita Marchioni lamenta di non essere stati coinvolti sull’argomento, pur condividendo le perplessità espresse dal sindaco. Chiede inoltre di sapere cosa accadrebbe se votassimo contro. La segretaria, Clementina Brizzi, spiega che saremmo fuori dal Patto di Sindacato (e quindi dal controllo) e che potremmo vendere tutte le azioni che vogliamo. Il sindaco ribadisce che proprio perché crediamo nel controllo pubblico la maggioranza voterà a favore.

Castiglione 2000 sceglie invece di astenersi sia su questo punto che sul Patto di secondo livello. A tal proposito il consigliere Germano Carboni lamenta un possibile conflitto di interessi di Hera nel fornire servizi ai propri soci (i Comuni). L’assessore Tarabusi risponde che «non è questione di conflitto di interessi, la questione vera è riuscire ad esercitare in maniera più efficace le nostre istanze, cioè gli investimenti nel territorio. E ciò può avvenire stando dentro e non fuori dal Patto».

Fra gli ordini del giorno c’è anche l’approvazione dello schema di convenzione fra Hera e Autostrade per l’Italia riguardo l’acquedotto delle VIZZARETE. Il vicesindaco, Daniela Aureli, ricorda che è la terza volta che portiamo in consiglio tale convenzione. Sono cambiate delle condizioni di sostanza ed è quindi necessario ripassare dal Consiglio. In sostanza cambia l’importo dell’intervento (circa 840mila euro) e c’è un inserimento importante per gli utenti della borgata. Gli allacciamenti alla rete idrica saranno interamente pagati da Autostrade. Era già un accordo verbale, ora è stato messo nero su bianco. Su questo punto tutti, maggioranza e opposizione, si dicono soddisfatti e la votazione è favorevole all’unanimità.

Fra le varie ed eventuali l’assessore Elena Roccheforti aggiorna l’opposizione sulla richiesta di utilizzare bacheche informative per i gruppi consiliari e sulla VIDEOREGISTRAZIONE dei consigli comunali. La proposta è quella di utilizzare le bacheche istituzionali delle frazioni (dandogli quindi un nuovo ‘scopo’) e per il capoluogo stiamo chiedendo ultimi preventivi per una bacheca da installare sulla facciata dell’ex Cinema, a fianco dell’entrata della Polizia Municipale.

Per la video registrazione delle sedute consiliari, spiega l’assessore, «stiamo aspettando indicazioni da Lepida sul servizio gratuito che mette a disposizione degli enti locali. Servizio che è partito a Monzuno e che l’Unione dei Comuni ha intenzione di utilizzare in tutti i Comuni aderenti. Potrebbe essere un processo per tappe, prima audio registrazione e poi integrare via via con il video, dipenderà da attrezzature e risorse».

La consigliera Marchioni chiede perché non si possa modificare semplicemente il regolamento e dare la possibilità anche di riprese amatoriali. Il sindaco interviene dicendo che i dati sensibili che escono dal consiglio non possono essere trattati in maniera non istituzionale. Castiglione 2000 insiste nel dire che non sta scritto da nessuna parte e che se ci fosse la volontà si può fare, cui Fabbri risponde che la volontà della giunta è quella di garantire un’informazione corretta e trasparente e ciò va regolamentato in maniera istituzionale, non lasciando a chiunque la possibilità di video registrare e poi utilizzare in maniera arbitraria il materiale.

Ricordando poi l’appuntamento del 25 aprile, il sindaco a nome del consiglio esprime il sentito cordoglio per la strage di MIGRANTI avvenuta in settimana nel Canale di Sicilia e aggiorna i presenti sull’Emergenza profughi. «Ci dobbiamo aspettare una richiesta da parte della Prefettura di maggiore impegno da parte dei Comuni. Ad oggi per il nostro Distretto è prevista l’accoglienza di 54 richiedenti lo status di profughi. Sono stati già individuati 46 posti letto (Porretta, Lizzano, Monzuno, Marzabotto e Vergato).

È probabile che il numero aumenterà. L’accoglienza – ricorda il sindaco – non è gestita direttamente dai Comuni, ma da soggetti accreditati alla gestione e privati cittadini che intendono affittare abitazioni (o altro). Onde evitare di trovarsi in situazioni di possibili disagi dal punto di vista dell’ordine pubblico è bene che i Comuni si assumano le proprie responsabilità senza posizioni ideologiche, ed aiutino la Prefettura ad individuare le soluzioni più consone possibili. A Castiglione per ora non sono state individuate soluzioni fattibili. Vi terrò aggiornato sull’evolversi della situazione». 

Il consigliere Carboni chiede se una soluzione possibile sia il Campo base di Lagaro. Il sindaco risponde che non è assolutamente una strada percorribile; la ricerca da parte dei soggetti gestori è rivolta verso abitazioni private.

L’appuntamento per il prossimo Consiglio è previsto per il 30 aprile, per l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2014.

Resoconto del gruppo Castiglione 2000 del Consiglio Comunale del 22/04/2015.

Si parla di Hera (acqua in mano pubblica o privata?) e dell’ acquedotto che, finalmente, si farà a Vizzarete. Nelle varie: bacheche, videoregistrazione e informazioni sul problema migranti.
Assente: Bettazzi Marco.

1. Approvazione verbali seduta precedente. Dopo aver dato l’informazione che il 30 aprile ci sarà un Consiglio per il rendiconto di bilancio, il sindaco dà lettura dei punti del verbale, che viene approvato con l’unica astensione del consigliere Vignoli Pamela (in quanto assente).

2. Approvazione nuovo contratto di sindacato e modifiche statuto Hera S.P.A.
Argomento non facile. In sintesi: i Comuni (Bologna in testa) hanno bisogno di liquidità quindi di poter vendere azioni Hera per far cassa. Per fare ciò hanno deciso di modificare il contratto con Hera ( stipulato appena quattro mesi fa!) e calare la percentuale di azioni in mano ai soci pubblici (prima era il 51% ora si passerà al 45% per arrivare al 38%).

Per non perdere però il controllo pubblico in Hera, contemporaneamente è stato introdotto il voto maggiorato che permette ai soci pubblici (anche solo per alcune specifiche materie) di avere un voto che vale due. Il sindaco esprime perplessità, dice che “non è piaciuta questa partita, nel metodo soprattutto” in quanto l’hanno subita dall’alto. Inoltre continua dicendo che loro che hanno promosso il Referendum sull’acqua ( loro?? immagino intenda loro del PD, partito che ha promosso il referendum nel 2011 ) non vedono di buon occhio questa partita, ma, “per senso di responsabilità” ( lo ripete più volte! ) voteranno a favore perché votare contro significherebbe uscire dal patto di sindacato e non avere più il controllo pubblico in Hera.

Insomma, dico nel mio intervento al termine della spiegazione del sindaco, si vogliono vendere i gioielli di famiglia! Giusto per informazione il Comune possiede 1.394.220 azioni e, in questo momento, un’azione Hera vale circa 2.30 euro aggiunge il consigliere Carboni. Il sindaco risponde che non hanno intenzione di vendere azioni. Anche il Comune di Bologna sta facendo un passo indietro rispetto all’intenzione di vendere.

Ma allora, perché modificare il contratto e lo statuto? Continuo esprimendo altre perplessità: in questo modo, si apre comunque la possibilità ad una futura vendita di azioni da parte degli Enti pubblici, inoltre tali dubbi ci sono anche in altri ambienti come quello sindacale, di vari movimenti del mondo del lavoro e di altri Comuni che hanno votato contro. E inoltre, ancora una volta un tema così spinoso e che interessa da vicino la vita dei cittadini non viene affrontato in un incontro pubblico o, almeno, in un incontro con l’opposizione! Ma è vero, ce l’ha appena detto il sindaco: le decisioni vengono prese altrove e il nostro Comune le “ratifica” per senso di responsabilità. Per queste considerazioni riteniamo di astenerci.

3. Ordine del giorno. Per un patto di secondo livello fra gli azionisti pubblici di Hera S.P.A. della città metropolitana di Bologna.
Il sindaco dà lettura dell’ordine del giorno e sottolinea che non è altro che un sostegno alla posizione prima espressa: ribadire l’intenzione di non vendere azioni Hera e consultarsi a livello di città metropolitana nelle scelte future.

Il nostro consigliere Carboni interviene con una riflessione sui possibili conflitti di interesse che possono nascere se un Comune, azionista di una società (Hera) deve fare contemporaneamente gli interessi dei cittadini (meno costi) e quelli della società (più utili) visto che ne è azionista. Prosegue una breve discussione con interventi degli assessori Tarabusi ed Aureli che ribadiscono che nessuno ha interesse che Hera vada male e che il patto di sindacato serve per contare qualcosa. Ma dai loro interventi sembra che il ruolo del pubblico non sia poi così incisivo! Il punto passa con la votazione favorevole della maggioranza. Noi ci asteniamo.

4. Autostrada Milano – Napoli. Adeguamento tratto appenninico tra Sasso Marconi e Barberino del Mugello. Acquedotto Vizzarete – Approvazione schema di convenzione.
Il vicesindaco Aureli spiega il motivo per cui tale convenzione (tra Autostrade, Hera e Comune) è dovuta tornare in Consiglio per una terza delibera: è stato modificato (calato) l’importo dell’opera (ora di 837.000 euro). Chiediamo conferma che gli otto allacci rientrino nell’opera e non siano a carico dei privati cittadini. L’Aureli conferma. Hera farà i lavori. Tempi previsti per la conclusione dei lavori: 2 anni. L’approvvigionamento di acqua con le autobotti sarà garantito per 3 anni.
Avevamo più volte sollecitato che si arrivasse alla conclusione di tale problematica, quindi esprimiamo soddisfazione e votiamo a favore. La delibera è approvata all’unanimità.

5. Varie ed eventuali − Richiesta di bacheche e videoregistrazione fatta dal gruppo consigliare Castiglione2000. L’assessore Roccheforti comunica che per quanto riguarda la nuova bacheca da installare nel capoluogo hanno già due preventivi e sono in attesa del terzo ( già? 132 giorni per avere due preventivi ?? Però, ci tengono proprio a favorire la comunicazione! ). Una volta sistemata, nella zona concordata di via Pepoli, se vogliamo affiggere un volantino sarà semplice: prima occorrerà redigere un Regolamento sull’uso delle bacheche, poi dovremo andare all’URP a dare il volantino, il personale dell’URP, che avrà le chiavi della bacheca, chiamerà il messo, il quale messo lo attaccherà ( sì, ci tengono proprio a favorire la comunicazione! ).

Dopo aver sottolineato che tale modalità non mi sembra agevoli i tempi e le modalità di affissione, si concorda che una chiave sarà in possesso anche del capogruppo di minoranza. Inoltre una copia sarà data ai consiglieri Carboni e Vignoli che si occuperanno delle bacheche comunali già esistenti nelle frazioni. Intervengo dicendo che mi sembra opportuno che tali bacheche siano in qualche modo “rinnovate” (dividendone lo spazio, scrivendo sopra i nomi dei due gruppi consiliari) perché
nuovo ne sarà l’uso. Concordano.

La consigliera Vignoli propone di spostare la bacheca di Roncobilaccio in una posizione più facilmente visibile di quella attuale. Si passa a parlare della videoregistrazione. L’assessore Roccheforti comunica che Lepida sembra possa fornire un pacchetto gratuito per la videoregistrazione, che anche gli altri Comuni dell’Unione vorrebbero prendere, e che nel frattempo si potrebbe pensare ad una registrazione solo audio che ha costi inferiori. Termina dicendo che comunque non si può fare la videoregistrazione amatoriale . Intervengo: non si può fare qui da noi perché il Regolamento comunale lo vieta, ma basterebbe togliere un articolo e si potrebbe fare!

In altri Comuni si fa. NO, non si può proprio fare, ribatte l’assessore, sostenuta dalla vicesindaco Aureli che sottolinea i dati sensibili che vengono trattati nei Consigli. Dati sensibili? dico io, se ci sono tali problematiche il Regolamento stesso dice di tenere i Consigli a porte chiuse, ma se non ci sono situazioni particolari, il Consiglio è pubblico e non capisco il timore di renderlo trasparente. Il sindaco interviene dicendo che la loro posizione è che la videoregistrazione sia ufficiale e non amatoriale. Ora è chiaro: non è una legge, ma è la loro posizione .

La segretaria aggiunge che potrebbe capitare che qualcuno videoregistri la seduta e poi ne mostri solo una parte e potrebbe in qualche modo travisare l’informazione. Verissimo, ribadisco io, come avviene quando qualcuno scrive resoconti tralasciando interventi e parti della discussione in maniera scorretta. La segretaria annuisce.

− Migranti. Dopo aver espresso il cordoglio da parte di tutto il Consiglio per l’ultima sciagura avvenuta , il sindaco informa della situazione. Il vecchio accordo, che prevedeva l’arrivo di 5 migranti nel nostro Comune, non c’è più. Ora si stanno cercando 54 posti da distribuire nei Comuni del nostro Distretto (nuclei di 8 migranti per ogni Comune).

Chiedo se sono gruppi familiari, ma la risposta è che gli 8 migranti che dovranno arrivare da noi, e fermarsi per due o tre mesi, sono individui singoli. Non saranno più i Comuni a gestire direttamente le operazioni con la Prefettura, ma delle cooperative accreditate: i Comuni faranno da mediatori per individuare le sistemazioni più adeguate. Al momento, in Unione sono stati trovati 46 posti: nessuna disponibilità è stata trovata ancora a Castiglione e San Benedetto Val di Sambro. Il consigliere Carboni chiede se hanno intenzione di prendere in considerazione come sistemazione possibile il campo base a Lagaro. Il sindaco dice di no, che avevano pensato alla zona della stazione dove c’è la casa delle ferrovie. Conclude dicendo che ci terrà aggiornato.

− 25 Aprile. Il sindaco informa sulle manifestazioni che si terranno in occasione dei settanta anni della Liberazione ed invita tutti a partecipare. − Il consigliere Carboni chiede chiarimenti a proposito dei tempi per la pulizia di scoline e strade in zona Spianamento e Ca’ Naldi. Il consigliere Vandelli interpella il sindaco chiedendo se sono proprietari a dover intervenire ed il sindaco conferma. La seduta si chiude verso le ore 22:00.

Rita Marchioni Capogruppo del Gruppo Consiliare Castiglione2000


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