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Agricoltura in Appennino

Pubblicato da Andrea Donati in Ambiente · 29/10/2016 10:46:00
Tags: agicolturaappennino
Per il 2016-2017, occhi puntati sull’Agricoltura con l’iniziativa di supporto alle start-up nell’Appennino Bolognese.

Di Andrea Donati

Sembra una risposta a numerosi quesiti e preoccupazioni che riscaldano l’ambiente delle piccole aziende agricole dell’Appennino (vedi altro articolo di La Voce in data odierna), per alcune delle quali si è ritenuto opportuno unirsi in associazioni allo scopo di far sentire con più forza le problematiche ricorrenti da molto tempo.

Ma ecco un comunicato stampa dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese che sembra porre particolare attenzione a chi “frullasse per la testa” la voglia di intraprendere una nuova attività
di imprenditore agricolo, il quale può contare sull’importante appoggio, almeno nella fase iniziale, delle istituzioni.

“Torna “Che ti frulla per la testa” è il nome dell'iniziativa dell'Unione dei comuni dell'Appennino bolognese che per il secondo anno consecutivo si prefigge di affiancare chi voglia intraprendere un'attività imprenditoriale. Quest'anno in particolare ci si soffermerà sulle attività agricole.

Seconda edizione per “Che ti frulla per la testa?”, l’iniziativa di promozione imprenditoriale voluta dall'Unione dei comuni dell'Appennino bolognese, con una novità: quest'anno la precedenza sarà data alle proposte imprenditoriali nel settore agricolo.

Il progetto è partito nel novembre 2015 e ha coinvolto numerosi aspiranti imprenditori del territorio, con l’obiettivo di incentivarli a proporre nuove idee e verificarne la fattibilità, grazie alla consulenza gratuita messa a disposizione dal Servizio Progetti d’impresa dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) dell’Unione Appennino bolognese, in collaborazione con l’omonimo servizio presso la Città Metropolitana di Bologna.

Lo Sportello Unico dell’Unione si è proposto per affiancare chi volesse avviare un’attività per analizzare l’idea imprenditoriale, studiare le condizioni del mercato, verificare le eventuali possibilità di finanziamento.

Oltre ovviamente a fornire un servizio che guidi i neo-imprenditori a districarsi tra gli adempimenti burocratici che a prima vista potrebbero spaventare i meno esperti. Durante la prima edizione sono state attivate circa 30 consulenze relative alla presentazione di nuove idee imprenditoriali nei settori dell’agroalimentare, artigianato, ristorazione, servizi hi-tech, fitness, servizi all’infanzia, attività turistiche.

Per la seconda edizione si è deciso di rinnovare l'impegno, invitando però i giovani imprenditori a focalizzarsi in particolar modo sul settore agricolo.

Questo perché, come spiega il sindaco di Gaggio Montano e delegato per l'Unione alle attività produttive Elisabetta Tanari -Sostenere la piccola agricoltura, tipica della montagna, vuol dire porre l'attenzione sulle nostre potenzialità e sulla loro valorizzazione. Rilanciare tale settore, che rappresenta la nostra storia e la nostra cultura, vuol dire anche manutenere il territorio e creare con esso un rapporto più stretto e maggiormente proficuo. Il difficile momento storico che stiamo vivendo ci chiede di essere più che mai creativi e se gli aspiranti imprenditori sapranno cogliere le opportunità che il territorio offre, approcciandole con nuove idee, potremo insieme raggiungere importanti traguardi-.

Gli interessati possono rivolgersi allo Sportello Unico per le Attività Produttive dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese a Vergato, dove incontreranno operatori a disposizione per offrire un servizio di consulenza gratuito, redarre un business plan e guidare nel percorso che porti alla realizzazione imprenditoriale.

Tenendo presente che i possibili indicatori di successo da parte di chi vuole fare impresa in Appennino sono legati a parametri quali grado di innovazione, legame con il territorio e capacità di utilizzarlo come risorsa, non delocalizzabilità, capacità di creare sinergie con altre realtà imprenditoriali, sostenibilità ambientale, prospettive occupazionali e ricadute socioculturali.

Anche per questa edizione l'obiettivo è arrivare a presentare tra maggio e giugno le idee che possono ambire ad essere pienamente realizzate.




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