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Agricoltura in Appennino. In fermento le piccole aziende

Pubblicato da in Ambiente · 29/10/2016 10:48:00
Tags: agricolturaappennino
“L’unione fa la forza” è il motto che spinge le piccole aziende agricole ad associarsi per cercare di risolvere importanti problematiche.

Se è vero che “piccolo è bello” e anche buono, come nel caso dei prodotti agricoli montanari, non è altrettanto detto che sia “facile”.

Ecco che spuntano sempre nuove problematiche per il settore agricolo/montanaro che deve districarsi fra numerose normative locali, regionali, nazionali ed europee, in base alle quali si assiste, come se si fosse in presenza di grosse aziende, a numerosi controlli con rischi di pesanti sanzioni.

Da qui nasce la voglia di unirsi e associarsi per poter far meglio sentire la voce di chi giornalmente deve combattere con un non facile quotidiano.

Da una parte le istituzioni -Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese e Città Metropolitana- sostengono, supportano e incentivano le costituzioni di nuove aziende (vedi nostro articolo in data odierna “Agricoltura start-up”), dall’altra parte chi ha già in essere da tempo l’attività, evidenzia non poche difficoltà nella gestione ordinaria.

Se ne è parlato recentemente a Castiglione dei Pepoli (5 Settembre) in un convegno del PD presenziato, oltre che dal sindaco di Castiglione dei Pepoli, dall’Assessore Regionale all’Agricoltura Simona Caselli, dal presidente del GAL Tiberio Rabboni e dal consigliere delegato della Città Metropolitana alle politiche dell’Appennino Massimo Gnudi.

Sembra che un picco passo a favore dei piccoli produttori si stato fatto, ma il grosso delle problematiche persiste.

Se ne parlerà proprio oggi stesso in un convegno organizzato da varie associazioni e piccoli imprenditori (vedi volantino) presso l’Azienda Biodinamica al di là del Fiune di Marzabotto.

Da parte nostra, abbiamo contattato l’associazione “Fattorie di Montagna” che gentilmente ci hanno relazionato (vedi allegati) sulla situazione e alla quale abbiamo promesso la nostra attenzione al fine di rendere pubblico l’evolversi della situazione.

Riportiamo di seguito, un piccolo estratto di quanto inviatoci, che evidenzia l’obiettivo che si vuola raggiungere:

“Il nostro obbiettivo è rafforzare il singolo attraverso la partecipazione, la collaborazione, lo scambio di informazioni; la condivisione di capacità, di risorse e di pratiche per la coltivazione e l'allevamento fino alla produzione alimentare sostenibile e di qualità, di saperi tradizionali e abitudini virtuose. Il nostro obbiettivo è di perseguire strategie comuni per portare benefici al singolo, incentivare e sostenere la creazione di Reti fra Imprese e Professionisti per la partecipazione a Bandi e Appalti Pubblici. Vorremmo trovare, in collaborazione con tutti gli enti preposti. la possibilità di produrre, confezionare, trasformare nel rispetto dell’igiene e allo stesso tempo delle tradizioni architettoniche della maggior parte degli edifici agricoli esistenti”.














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